Vai al contenuto
gennaio 7, 2009 / iburobar

Generale Inverno

Un inverno così a Torino non si ricordava da almeno 20 anni. La città è fredda, sonnolenta, ma ha vissuto il suo bel carico di magia natalizia con le immancabili Luci d’Artista e i turisti in centro nei musei e nelle caffetterie. Poi la neve non c’ha mai abbandonato, ancora adesso che scrivo viene giù che Dio la manda e trasforma vie, piazze, giardini in distese di chantilly. Quando ero piccolo aspettavo inverni così per fare la guerra con le palle di neve o giocare a fare il pupazzo più bello. Le scuole venivano chiuse, non si sapeva quando sarebbero state riaperte, e tutto restava sospeso in un limbo bianco e magico. Mi piace immaginarmi ancora bambino e vedermi nei campetti della parrocchia o ai giardini Sospello avvolto da forme bianche disegnate da laboriosi e pazienti fiocchi gelidi, lunghe distese impenetrabili che nascondono tutto e lo rendono diverso. Perché il silenzio della neve ha un suo suono preciso, irriproducibile, ma che puoi distinguere tra tutti. Ed è un miracolo che dura poco, qualche giorno, e poi si squaglia sempre senza disturbare, gira i tacchi e se ne va, e tempo di accorgertene è già quasi sparito. In giorni come questi, quando il tempo lo permette, esco molto, invito gli amici a casa, li raggiungo in pullman per berci qualcosa insieme o mangiare una pizza, resto alzato fino a tardi per scrivere un po’, leggo dove mi capita, leggo molto. E poi dormo parecchio, anche se con la fine delle feste potrò farlo molto di meno. Meglio dell’anno scorso, sicuramente, quando pensavo solo a cambiare lavoro. Forse più che parlare di un generale inverno avrei potuto parlare di un inverno generale. Quest’anno non è così.

2 commenti

Lascia un commento
  1. infinitestelle / Gen 8 2009 2:28 am

    Bello queso tuo piccolo resoconto innevato… Notte Buona. B-)

  2. Desmentera / Gen 24 2009 3:31 PM

    Già che meraviglia…proprio un inverno con i fiocchi 🙂

Lascia un commento